sabato 4 febbraio 2012

I figli della schifosa

Premettendo la mia generale simpatia per il governo Monti (quando mangi uova marce per vent'anni anche il pane raffermo ti sembra una benedizione), le esternazioni di Martone (quello dei 28enni laureandi sfigati, per intenderci) sono francamente al di là del bene e del male. 
Martone è diventato Professore Ordinario a 31 anni. Chi bazzica l'ambiente univesitario sa bene che l'evento è paragonabile, in rarità ed importanza, al primo allunaggio dell'umana specie. Regalandogli comunque la presunzione di innocenza, sull'elenco delle motivazioni di cotanta gloria non rimane che il merito. Ebbene il giovane Martone avrà quindi prodotto dieci, venti, quaranta pubblicazioni... ne risulta una, a dire il vero, con un'altra in progress. La vicenda assume contorni così inquietanti da meritare un servizio a Voyager. 

Facciamo un gioco, caro Martone, si chiama "gioco della verità". Il mio paese, anzi il NOSTRO paese, per la stragrande maggioranza dei casi corre a due velocità. Ci sono i figli e gli amici dei potenti, e poi ci sono i figli di nessuno. Quelli che possono anche laurearsi nella culla col massimo dei voti, studiare fino a notte fonda per ogni esame da sostenere e persino pagare le tasse universitarie senza dichiarare lo stato di calamità finanziaria senza poi presentarsi a lezione con la Ferrari del papi. Gente che silenziosamente ha visto passare davanti a sè i figli dei professori, dei notabili, dei potenti e potentissimi, senza mai nemmeno lamentarsi dello schifo che li circondava. Gente onesta, che non ha avuto la "fortuna" di nascere in una famiglia "per bene" o di diventare lo schiavetto di qualsivoglia signorotto di turno. 

Ma va bene così. Perchè gli insulti fanno male solo quando nascondono una verità. E chi non si è mai nascosto dietro ad una raccomandazione ed ha sempre lavorato ed operato nella più limpida delle trasparenze non ha bisogno nè di difendersi nè di controbattere. Un orgoglio da "figli della schifosa" che non ci toglierete mai.

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